Ferrovia Roma Viterbo: nessuna presenza di amianto sui treni storici accantonati a Fabrica di Roma

Il Comitato Trasporti Storici di Roma e Lazio, che da ormai più di un anno insieme ad altre realtà come la Soc. Cooperativa ARS si adopera per la salvaguardia del treno storico della ferrovia Roma Nord, ha appreso di due articoli pubblicati su un blog dedicato alla linea. L’autore riporta dichiarazioni che sui treni storici del tipo TIBB ricoverati presso il raccordo ferroviaro di Fabrica di Roma sia presente l’amianto.

I treni in oggetto sono stati costruiti nel 1932 per la ferrovia Roma Civita Castellana Viterbo; Il comitato si sta adoperando per la preservazione di alcuni di questi veicoli ivi ricoverati e durante tutta la nostra attività nessuna persona ha mai menzionato ancora la presenza di amianto.

Restiamo pertanto sorpresi di quanto affermato, in quanto ci poniamo le seguenti riflessioni:

Il materiale tipo TIBB del 1932 è stato ritirato dal servizio ordinario tra il 2007 e il 2010, l’allora Met.Ro., predecessore di ATAC, ha provveduto alla decoibentazione di tutto il materiale in possesso come prescritto dalla legge, operazione conclusasi ad inizio del nuovo millennio. Facciamo presente inoltre che la presenza di amianto sui materiali TIBB del 1932 era esigua e limitata a pochi componenti dei circuiti elettrici

A maggio 2017 ATAC ha provveduto, con nostro profondo rammarico, all’alienazione di quattro elettromotrici e quattro carrozze mediante la riduzione in situ presso la stazione di Corchiano di detto materiale. L’operazione è stata condotta sotto la supervisione dell’azienda con la certezza e piena consapevolezza della non presenza di amianto sul materiale storico.

Nei mesi scorsi l’ATAC ha provveduto alla messa in sicurezza del materiale storico TIBB del 1932 al fine di evitare intrusioni e/o ulteriori vandalismi, atto richiesto dalle autorità. Pertanto questi interventi non hanno nulla a che fare con l’ipotetica presenza di amianto.

Quindi invitiamo ad evitare di procurare inutili allarmi. Non ci troviamo PIU’ nell’Italia di fine anni ’80 dove interi scali ferroviari erano presenti file di vagoni imbottiti di amianto.

Il comitato sta da tempo portando avanti un progetto per valorizzare il Treno storico della Tuscia, progetto sostenuto da molte realtà locali.

Aiutateci a preservare la storia del Lazio e dare nuova linfa ai territori attraversati:

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